L’acquedotto romano
L’acquedotto romano

A Sant’Elia Fiumerapido è possibile ammirare i resti dell’Acquedotto Romano, situati nella località di Bagnaturo. Gli studi condotti riportano l’acquedotto al periodo compreso tra il 47 e il 50 d.C. Rappresenta sicuramente un notevole esempio di ingegneria idraulica concepito per l’approvvigionamento idrico dell’oppidum di Casinum. Infatti, la sua estensione era di 15 miglia romane, equivalenti a circa 22 chilometri odierni. Grazie a un sistema di condotte ad alta pressione, attraversava i pendii del monte Cifalco, le aspre scogliere di Casalucense e le gole del Rio Secco, fino a raggiungere i serbatoi di raccolta situati nella località Crocifisso di Cassino, sopra il Teatro Romano.